La popolazione più importante
Inosservata risiede.
Hanno un paradiso in ogni istante
Mai l'inferno.I loro nomi, a meno che non li si conosca,
Sarebbe inutile dirli.
Di bombi e altre nazioni
È piena l'erba.
*****
Un tipo peloso, senza piedi -
Che pure eccelle nella corsa!
Di velluto, la Fisionomia -
E la Carnagione, grigiastra!
Qualche volta, dimora nell'erba!
Qualche volta, su un ramo,
Da cui si cala felpato
Sul Primo che passa!
Tutto questo in estate -
Ma quando i venti svegliano la Foresta,
Sceglie una Residenza di Damasco -
E si pavoneggia in fili di seta!
Poi, più fine di una Lady,
Emerge in primavera!
Una Piuma su ogni spalla!
Sarebbe arduo riconoscerlo!
Dagli uomini, detto Bruco!
Da me! Ma chi sono io,
Per svelare il grazioso segreto
Della Farfalla!
*****
Un Uccello discese il Sentiero -
Non capì che l'avevo visto -
Beccò un Lombrico nel mezzo
E mangiò il suo pari, crudo,
E poi bevve la Rugiada
Da Erba a portata di mano -
E poi saltellò di lato verso il Muro
Per far passare uno Scarafaggio -
Si guardò intorno con occhi veloci
Che si affrettavano tutt'intorno -
Sembravano Perline spaventate, pensai -
Agitò la Testa Vellutata
Come uno in pericolo, Cauto,
Gli offrii una Briciola
E lui srotolò le penne
E remigò verso casa più soffice -
Di Remi che dividono l'Oceano,
Troppo argenteo per una cicatrice -
O di Farfalle, che dai Bordi del Mezzodì
Balzano, senza suono nel loro librarsi.
*****
Il Ragno tiene un Gomitolo d'Argento
In Mani impercettibili -
E danzando delicatamente mentre tesse
Il suo Rotolo di Perla - dispiega -
Si affretta da Nulla a Nulla -
In incorporeo Traffico -
Soppiantando i nostri Arazzi con i Suoi -
In metà tempo -
Un'Ora per innalzare supreme
Le Sue Teorie di Luce -
Per poi penzolare dalla Scopa della Massaia -
Le Sue Sofisticherie - dimenticate -
*****
La più piccola Ape che distilla -
Un Carico di Miele
Moltiplica l'Estate -
Contenta che il Suo più esiguo frammento accresca
La Quantità d'Ambra -
*****
Il Becco è serrato - l'Occhio spento -
Le Piume avvizzite -
Gli Artigli che stringevano, come Guanti senza vita
Indifferenti pendono ora -
La Felicità che nella Gola gioiosa
Aspettava di essere versata
Infilzata da parte a parte dalla Morte, essere
Assassino di un Uccello
Somiglia per la mia mente oltraggiata
A sparare in Cielo
Su Angeli - che spargono per te
I loro Miracoli di Melodia -
*****
Quegli Animali più piccoli di un'Ape
Che si riuniscono sull'Occhio -
Il cui pascolo è la Briciola che passa -
Quegli Animali sono le Mosche -
Di Stalle per l'Inverno - ignare -
Greppie estemporanee
Trovano nonostante la nostra avversione -
Su Pareti Adatte -
Riservandosi il diritto
Di scendere all'improvviso
E galoppare sui Mobili -
O più odiosamente offendere -
Del loro compito peculiare
Incompetenti a giudicare
Alla Natura le rimettiamo
Per giustificare o castigare -
*****
Alto sopra la terra udii un uccello;
Procedeva al di sopra degli alberi
Come se li reputasse inezie,
E poi avvistò una brezza,
E si sistemo mollemente
Su un cumulo di vento
Che in una perturbazione
La natura aveva lasciato indietro.
Un gioioso giramondo
Lo intuii dalle sue chiacchiere
Che sia a benedizione
Che a burla partecipava
Senza apparenti oneri.
Successivamente appresi
Che era il padre fedele
D'una nidiata a suo carico.
E quell'indisciplinato vagare
Il suo rimedio per gli affanni, -
Il contrario delle nostre pause.
Come siamo diversi!