XIV
(San Giorgio Lucano)
E tècchete, na vota, come ll’erva
ca tròvese ‘ncastrète nda nu mure,
nascìvite ‘a paròua,
ALBINO PIERRO, I ‘nnammurète
Aspro di roccia il passo che si perde
fischio che chiama lungo dalle creste
zoccoli assenti di transumanti mandrie
trapassate epoche di guerrieri e poeti
misteriosi aurei corredi funerari
per trascendenti viaggi ultraterreni.
Sacramentano ora paesi senz’anima
nuovi agli sguardi muti dei viandanti
erba bastarda rinasce nell’incastro
di muri su cui nessuno grida più
amore amore mio t’amo
per sempre.
XV
(87 Marconia)
Mi hai risposto tra l’altro
che un padre che ama i figli
può solo vederli andar via
ROCCO SCOTELLARO
Lezioni di economia, 1952
Anonima postmoderna periferia
democraticamente tale in ogni dove
fino a confondere lingua e geografia
uguale negli sguardi dei ragazzi
che aspettano soltanto di andar via
mentre sentono lo scorrere del tempo
lento come in un sogno senza verbo.
All’insegna di antiche speranze
di padri quasi sempre assenti
di troppo cupe e silenziose mamme
tutto costantemente si trasforma
in questo interminabile presente
perpetua vana promessa
di un impossibile ritorno.