FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 45
gennaio/marzo 2017

Indizi

 

POCHI INDIZI POCHI

versi di Viviane Ciampi, foto di Lino Cannizzaro



I

strano che il mondo sia qui per caso
mille volte le promesse
un lampo ogni tanto
segreti ardori

tira fuori
draghi e maghi
dal suo cilindro
i suoi resti ripone


II

di tanta voluttà
nessuno era sazio
tu e io
lo sapevamo
coi nostri principi
e gl’incauti desideri
piegavamo le ginocchia
univamo le dita
nei luminosi giorni
nella gioia delle ripetizioni



III

e quante siepi
dove partorire
l’intera razza umana
senza rimorso
augurandole lieta vita

e tu se leggi
se per caso
da qualche parte leggi
allora sappimi dire
quale paesaggio segui
sul cristallo di questa follia


IV

le cose non si spiegano
le prendi fra le mani
le nomini
le porti a dormire
ti sembra che respirino
– e magari respirano –
ma non si spiegano



V

strano che il mondo sia qui per caso

tra distacco e ragnatele
sospiri e sfinimento

non è la quiete il suo dominio
e se non è la quiete
perché cantare suonare
destarsi inutilmente
che cosa tieni fra le mani


VI

le fiamme ancora
come materia di ogni inferno
attraversi le linee del sonno
vai oltre le sbarre dell’alba
pianti i chiodi del futuro



VII

eccola la sera
evento della verità
con la sua gradazione
impalpabile
improponibile
ti spinge nell’infinitudine

la sera per le strade
che pallide creature


VIII

e a tutto stai badando
al chiarore giallastro d’un lampione

così cullato d’indolenza
da non vedere neppure lo stelo

quale prova
quale prova volevi
dell’arrivo della primavera
prigioniera dell’aspetto



IX

la vita la vita
guizzante amara

indurisce tra
piaceri tremendi

non ha mai frequentato il rimpianto

nasconde il frustino
d’onde marine
mentre scavi gallerie
il caso sventola sul faro


X

le sirene
come un tempo
l’orgoglio
tutto un divenire inutile
alto però come grattacielo

un’ombra arriva
ti fa rabbrividire

l’inchiostro che su di te rovescia


XI

che cosa vedesti finora
– domanda tra le domande –

l’acqua scuote le foglie
col temporale d’ieri
che forse non ci fu


XII

l’altrove si è schiantato sul selciato

ci siamo

senza retorica di stile
mostra il tuo bell’appetito
contempla il seminato
in cambio
ti sarà offerta
una scatola di silenzio


La silloge è inedita



viviane.c@alice.it