FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 13
gennaio/marzo 2009

Nutrimenti

ASCOLTARE
una rubrica per le orecchie

di Federico Platania


Un menu di portate musicali


COCKTAIL DI BENVENUTO

The Gourds, «Gin & Juice» (1) - Cocktail di nome e di fatto. Il brano originale era del rapper Snoop Doggy Dogg, ma i Gourds, una band texana di alternative-country, l'ha messo nello shaker e ne ha aumentato il tasso alcolico mischiandola con suoni di banjo e mandolini. Molto meglio così.

Miles Davis, «Salt peanuts» (2) - Lo storico quintetto di Miles Davis, con - tra gli altri - il divino Coltrane al sax e Philly Joe Jones alla batteria che qui si abbandona in un appetitoso assolo tra rullanti da sgranocchiare e cimbali salati. Uno dei pezzi più belli dell'era hard-bop. E non siamo che alle noccioline.


ANTIPASTI

King Crimson, «Larks' Tongues In Aspic» (3) - Avete mai assaggiato delle lingue d'allodola in gelatina? Eccole qui, su un letto di percussioni speziate, troverete adagiate le robuste lingue di chitarra elettrica che Robert Fripp dispensa sapientemente. E la gelatina? Lo scivoloso ma spettacolare violino di David Cross. È un piatto pesante: come antipasto può bastare.


PRIMI

Robert Wyatt, «Soup Song» (4) - La zuppa del giorno è firmata da uno chef musicale imprevedibile. Wyatt, già leader dei Soft Machine e autore di alcuni dei dischi più inclassificabili e sublimi del rock, qui, in pentola, mette tutto: jazz, avant garde, pop. Ma cosa sarà questo sapore così particolare? Leggete il testo della canzone: è il cuoco stesso...

Baustelle, «Spaghetti Western» (5) - Cantano in questo brano i Baustelle, una delle migliori band italiane in circolazione: «Tanti messicani in un deserto a Foggia e pochi pistoleri / Fanno sì che i nostri maccheroni al sugo restino i migliori / (...) / Sergio Leone è vivo per lo meno qui / E l'Occidente lento muore di tumore, va così...». Vi è passata la fame?


SECONDI DI PESCE

Radiohead, «Weird Fishes/Arpeggi» (6) - Che pesci sono questi che stanno servendo ora? Strani pesci, lo dice il titolo stesso, serviti con una vellutata salsa di arpeggi. Ma il profumo è buonissimo e il sapore anche. Non avevo dubbi: i Radiohead sanno cucinare bene.

Paolo Conte, «Pesce Veloce Del Baltico» (7) - «“Pesce veloce del baltico”, dice il menù. Che contorno ha? Torta di mais...». Uhm, deve essere cucina fusion. E invece poi «servono polenta e baccalà». E allora, già che ci siamo, lasciamo al bravo Conte anche l'onere del sorbetto per rinfrescare il palato tra i secondi di pesce e quelli di carne.


SORBETTO AL LIMONE

Paolo Conte, «Un Gelato Al Limon» (8) - Ci avete fatto caso? Nella maggior parte dei ristoranti quello che dovrebbe essere un acidulo, granuloso e rinfrescante sorbetto, viene ormai regolarmente sostituito da un vero e proprio dolciastro gelato al limone. Dunque rifiutiamo cortesemente e procediamo con le carni.


SECONDI DI CARNE

Angelo Branduardi, «Il Dono Del Cervo» (9) - Racconta questa canzone che «sulle colline / tra il quarto e quinto mese» un cacciatore tese un agguato a un daino e catturò invece un grande cervo da cui ricavò doni in abbondanza, tra cui la saporita carne dell'animale. Il testo è molto poetico e dispiace quasi, qui, ridurre il tutto a un profumato e denso brasato di selvaggina. Ma anche lo stomaco vuole la sua parte.

Modest Mussorgsky, «Balletto Dei Pulcini Nel Loro Guscio» (10) - Vi sembra crudele un arrosto a base di carne di pulcino? Ah, ma tanto mica ci si riesce a catturarli per cuocerli. Scappano via dalla tela con i frammenti di guscio ancora attaccati. Un bello scherzo. In Fa maggiore.


DOLCE

The Beatles, «Savoy Truffle» (11) - Sul carrello dei dessert c'è un trionfo di lussureggianti dolciumi: ciliege caramellate, torte di mela, meringhe, creme e panne aromatizzate. Ma niente può battere il sublime tartufo Savoy. Ce lo garantiscono i Beatles dal loro epocale album bianco. Come il riso che dovremo mangiare per giorni dopo questa abbuffata.


FRUTTA

Frank Zappa, «Peaches En Regalia» (12) - La leggenda vuole che le “pesche in omaggio” del titolo siano in realtà un modo in slang per definire generosi décolleté in bella mostra. Ma lo sappiamo, il vecchio zio Frank era fatto così: un talento da dio unito alla trivialità di un camionista. C'è poco da fare gli schizzinosi: questo brano è, semplicemente, uno dei più belli che Zappa abbia mai composto.


CAFFÈ

Blur, «Coffee and TV» (13) - Il cantato un po' infantile di Damon Albarn su un giro ipnotico di basso seguito pedissequamente da chitarra e batteria. Sì, proprio una stupida canzonetta da MTV. Irresistibile.


DIGESTIVO

The Pogues, «Streams Of Whiskey» (14) - Ho cercato una grappa, ma non ce l'avevo. Allora ho ripiegato su un buon whisky irlandese (dunque: whiskey), quello invecchiato nelle botti dei Pogues che in questo brano scorre a fiumi. E ci vuole.

 

Dove si trovano i brani elencati:
  1. The Gourds, «Gogitchyershinebox» (Watermelon, 1998)
  2. Miles Davis, «Steamin' With The Miles Davis Quintet» (OJC, 1961)
  3. King Crimson, «Larks' Tongues In Aspic» (Eg, 1973)
  4. Robert Wyatt, «Ruth Is Stranger Than Richard» (Thirsty Ear, 1975)
  5. Baustelle, «Amen (edizione deluxe)» (Atlantic, 2008)
  6. Radiohead, «In Rainbows» (autoprodotto/download, 2007)
  7. Paolo Conte, «900» (CGD, 1992)
  8. Paolo Conte, «Un Gelato Al Limon» (RCA, 1979)
  9. Angelo Branduardi, «Alla Fiera Dell'Est» (Polydor, 1976)
  10. Modest Mussorgsky, «Quadri Di Un'Esposizione» (Polydor, 1996: la Berliner diretta da Karajan)
  11. The Beatles, «The Beatles (The White Album)» (Apple Records, 1968)
  12. Frank Zappa, «Hot Rats» (Bizarre/Reprise, 1969)
  13. Blur, «13», (EMI, 1999)
  14. The Pogues, «Red Roses For Me» (WEA, 1984);

 

federico.platania@samuelbeckett.it