FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 67
luglio 2024

Primavera

 

SILVIA COMOGLIO E GIORGIO MOBILI, LA CASA GIALLA

di Viviane Ciampi



“Concepita come un cortometraggio in cui parole e immagini si susseguono e rincorrono in perfetta autonomia, La casa gialla di Silvia Comoglio (testi poetici) e Giorgio Mobili (foto), pubblicato da Edizioni Fili d’Aquilone, è quel luogo in cui il tempo si capovolge e solidifica in spazio” è scritto nel risvolto di copertina. Premessa indispensabile per comprendere il punto di partenza di questo progetto a quattro mani voluto dagli ideatori dell’opera. Siamo quindi lontani dal “poesie di… illustrate da…”

Ma andiamo per ordine e cominciamo dai versi. Quello che salta agli occhi nel libro è il “tono”, “lo stile”, (come si diceva un tempo) inconfondibili di questa poeta, quel suo mantenersi sempre in equilibrio tra lirismo e narratività, con la sua scrittura densa, così decisamente “differente” e mossa da un costante bisogno di scandaglio: “ ‒ il mio Sempre, sapete, / è questa sola Notte ‒ / di basso Sogno basso / (‒ Terra dove io cospiro / a lento Amore aperto / ‒ a guado di perfetto ‒ / Tempo di respiro”.

La sua scelta di punteggiatura e gli accenti tonici particolari conferiscono al testo un ritmo unico e una musicalità molto marcata. Il verso “‒ il mio Sempre, sapete, / è questa sola Notte ‒” stabilisce un senso di eternità racchiusa in un singolo momento, una “Notte” che diventa simbolo di un’esperienza intensa e totalizzante; una notte che dà l’impressione di non voler finire mai. L’uso della ripetizione in “di basso Sogno basso” rafforza la sensazione di un sogno che è profondamente radicato nella realtà, quasi tangibile.
La “Terra dove io cospiro / a lento Amore aperto” evoca un luogo di connessione e di crescita, dove l’amore (La casa gialla è una casa del cuore) si manifesta lentamente, in modo aperto e sincero. La parola “cospiro” suggerisce una fusione tra aspirare e respirare insieme, creando un’immagine di intimità e di unione.
Il finale della poesia “a guado di perfetto / Tempo di respiro” riprende il tema del passaggio e dell’equilibrio, dove il respiro rappresenta un momento di consapevolezza e presenza. Questo “guado” è un punto di transizione dove il tempo si ferma e permette di vivere un istante di pura esistenza.

Silvia Comoglio possiede una forza evocativa che raramente si trova altrove e che traversa le pagine fino all’ultima dove: “n.b. gialla corda misconosciuta ‒ / la casa, a cui mi tengo”, quasi toccata e fuga di grande sobrietà.

Le immagini di Giorgio Mobili (non a caso è anche poeta e traduttore di poeti e filosofi) mantengono la promessa del cortometraggio con l’attenzione su dettagli apparentemente insignificanti (un cespuglio, una macchina, l’angolo di un edificio, una porta davanti al mare). Testimoniano, sottolineano l’importanza di ciò che spesso viene ignorato nella vita quotidiana e si inseriscono con naturalezza tra i versi, in modo indipendente dai versi, creando un’esperienza immersiva che trasporta chi legge in un mondo sospeso tra sogno e realtà, facendo riflettere sulla natura del tempo, dello spazio e dell’esistenza.


Silvia Comoglio – Giorgio Mobili, La casa gialla, Edizioni Fili d’Aquilone, 2024.


vivianeciampi.poetry@gmail.com