Per presentare un film di Woody Allen non servono molte parole. Il regista di New York con più filmografia sulle spalle è per molti un maestro e per altri un personaggio egocentrico e strano. Forse è entrambe le cose, ma personalmente il suo modo di raccontare storie, il suo modo di scrivere le sceneggiature, la maniera di partecipare come attore ai film con quel suo modo di balbettare, far ridere delle quotidianità e delle proprie origini ebraiche, fa sì che sia unico, e che tutti i suoi film siano facilmente riconoscibili.
Per la rassegna di questo numero, perlustrando tra i molti film che trattano la tematica della notte, ho scelto Midnight in Paris (2011), una pellicola centrata su una delle città che più hanno colpito il regista. Dopo Vicky, Cristina, Barcellona (2008), Allen sceglie Parigi, per poi girare un altro film a Roma (To Rome with Love – 2012).
Midnight in Paris è un po’ diverso dal film girato nella città spagnola perché qui mescola la realtà alla magia, e vi aggiunge una buona dose di immaginazione. Per questo probabilmente il film vinse uno dei quattro Oscar per cui era stato nominato nel 2012, ovvero quella alla migliore sceneggiatura originale (ovviamente Woody Allen non andò a prendere il premio, si sa della sua “allergia” a questi eventi).
Vi racconto brevemente la storia che ci presenta Allen in questo lungometraggio.
Una coppia di fidanzati americani (Gil e Inez) raggiungono Parigi con i loro genitori. Lui, uno sceneggiatore di successo innamorato di epoche remote, si perde per le strade di Parigi e viene trasportato in altri tempi, nella mitica Parigi degli anni ’20. Qui Gil (interpretato da Owen Wilson) conosce gli scrittori Francis Scott Fitzgerald con la moglie Zelda ed Ernest Hemingway, il compositore Cole Porter, i pittori Pablo Picasso e Salvador Dalí, il regista Luis Buñuel… ovvero i componenti più importanti della “generazione perduta” sulla quale ha sempre fantasticato.
Questo viaggio della mezzanotte si ripete notte dopo notte, scoprendo un nuovo mondo, parallelo a quello reale, il mondo che sempre ha sognato e nel quale avrebbe voluto vivere. Quando finisce la notte Gil si ritrova di nuovo nel XXI secolo e attende che passi il giorno per tornare di nuovo indietro nel tempo.
In uno di questi incontri di mezzanotte il giovane sceneggiatore si innamora di Adriana, già compagna di Pablo Picasso e Amedeo Modigliani, e insieme iniziano a viaggiare nella notte parigina per incontrare altri illustri personaggi storici appartenenti al mondo della bohème francese, come Toulouse-Lautrec, Gauguin o Degas. Ovvero nell’epoca vagheggiata da Adriana (“l’epoca d’oro”), diversa da quella di Gil…
E qui mi fermo.
Spero di aver acceso la vostra curiosità, così da scoprire Midnight in Paris. Per quelli che lo hanno già visto e sono fan di Woody Allen spero di aver suscitato la voglia di rivederlo con calma, magari seduti in un comodo divano, con popcorn fatti in casa e ancora caldi, in una serata grigia e un po’ spenta: che questo film vi trasporti a Parigi e vi faccia di nuovo sognare. E buona notte.
Midnight Paris, di Woody Allen
Con: Owen Wilson, Rachel McAdams, Kurt Fuller, Marion Cotillard, Adrien Brody
Fotografia: Darius Khondji
Sceneggiatura: Woody Allen
Produzione: USA, Spagna, 2011
becerril.veronica@gmail.com
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