LE COSE
Bisogna prendere distanza dalle cose
allontanarsene. Non oltre gli uccelli
né sotto agli uomini,
amando invece questi
quanto più si è capaci di afferrare
i segreti dei primi.
Parti perciò trascurando
le voci che promettono
di farti troppo dissimile da entrambi.
TETTI
Ancora ieri ci chiamavano i tetti
invitando gli sguardi a salire.
La nostra casa rimane la terra
ma lassù le tegole s’increspano
come nei porti da cui dobbiamo salpare.
Le antenne che si sporgono
inventano coste che non esistono
mentre i camini, con l’esattezza di un telescopio,
scrutano il cielo. Sdraiati sulla schiena
come un’imbarcazione sulla propria chiglia,
dal vuoto ci lasciamo trasportare
simili a certe divinità indifferenti
e senza vergogna.
I BATTESIMI DEL CONQUISTATORE
Montagne laghi fiumi
mano a mano che procede li battezza
con i nomi della sua lingua.
Da domani sarà proibito
chiamare le cose in un altro modo.
KANGARÙ
Kangarù risponde all’esploratore
che gli domanda il nome
di quel buffo animale saltellante
Kangarù ripete non capisco.
SCAMBI
Volpi argentate renne
un alce enorme come un orso bruno
lontre castori. Pellicce da rivendere
in cambio d’argento, oro.
AVORIO
La matriarca guida il branco
un elefante in fila all’altro
fino alla pozza dove sta versando
veleni un bracconiere.
INVINCIBILI
Lanciamo proiettili di fuoco
ciononostante avanzano
senza curarsi delle ustioni
come se fossero invincibili, immortali.
ASSEDIATI
Pronti a trafiggerli
con le frecce dagli spalti
a ustionarli di liquidi bollenti
scorte di cibo abbondanti. All’improvviso
piove il corpo di un appestato
lo scagliano con una catapulta.
PUNTI DI VISTA
Loro sperano
che dal portone si affacci
un drappello in segno di resa
noi all’orizzonte si sollevi
la polvere di cavalieri amici.
ARMATI
Siamo la spada che ferisce
lo scudo protettivo
l’arco che l’ha scagliata
la freccia che ci colpisce.
IL DUBBIO DELLA SCONFITTA
Combattiamo con forza d’animo e pazienza
i soprusi degli invasori
s’insinua nella loro spietatezza
il dubbio della sconfitta
LASCIAPASSARE
Recinti una fetta di universo
appendi vietato entrare
concedi un lasciapassare
ai conoscenti che portano
il vitto quotidiano.
USCIO
Bussi e non fa rumore
tiri e non ha maniglie
infili la chiave ma non c’è la toppa
l’attraversi ma non si entra.
AI BORDI
A velocità stellari
dappertutto nel vuoto
all’improvviso ferme
ai bordi dell’abisso.
|