FILI D'AQUILONE |
Numero 42 Residenze |
RUGHE Rughe (Arrugas, in spagnolo), del regista spagnolo Ignacio Ferreras (1960), è un film che tocca l’anima in profondità perché racconta la storia di una clinica specializzata per anziani ammalati di Alzheimer. Emilio vi arriva senza nemmeno rendersi conto di quello che sta accadendo. Lui, prima, era un direttore di banca e figlio e nuora decidono di portalo in questa casa di cura, presi dalle difficoltà di dover gestire la perdita di memoria e del senso di realtà del padre, con tutti i problemi che questo comporta.
Emilio fa amicizia subito con Miguel, un altro anziano che non ha nessuna malattia, semplicemente è rimasto totalmente da solo e lì ha trovato ospitalità, un rifugio. Miguel, anche se è cosciente della grave malattia del compagno di camera, fa di tutto per evitare che Emilio venga trasferito al piano di sopra, lì dove sono trattati i casi più gravi e non si è più autosufficienti.
Per quanto possa essere quello dell’Alzheimer un argomento difficile e delicato da trattare senza cadere nella banalità e nel pietismo, il fatto che questo sia un film di animazione aiuta a vedere la malattia da un’altra prospettiva. Il regista Ferreras riesce a toccare la fibra sensibile dello spettatore, analizzando da un punto di vista esterno il modo di sentirsi di un malato di Alzheimer, il suo contatto con gli altri, con il reale che lo circonda e, allo steso tempo, mostrare come vivono le persone che si prendono cura di questi malati.
La pellicola, basata su una graphic novel del famoso Paco Roca (Premio nazionale spagnolo di questo genere) ha vinto nel 2011 due premi Goya, il riconoscimento massimo del cinema spagnolo: miglior film d’animazione e migliore sceneggiatura non originale.
Rughe (Arrugas) , di Ignacio Ferreras
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