FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 25
gennaio/marzo 2012

Grumi & Nodi

 

CIOCCHE, CIUFFI E MEMORIE

fotografie e testo di Valentina Maggetti

a cura di Ambra Laurenzi



 

I capelli spuntano, crescono, cadono; pettinarsi, ravviarsi, spartire e acconciare i capelli; avere i capelli ordinati, arruffati, raccolti in una treccia; tagliare un ciuffo, donare una ciocca. Infinite variabili si potrebbero elencare sui capelli, ed ognuna, a nostra insaputa, potrebbe fare riferimento a mitologie o racconti biblici, favole o antiche tradizioni.

Nell'antico Egitto, ad esempio, quando un ragazzo guariva da una malattia, la famiglia gli tagliava i capelli e li metteva su di una bilancia, quindi versava il corrispettivo in oro e argento ai custodi degli animali sacri. Tagliarsi i capelli era anche l’espressione di un lutto, Iside compì il gesto dopo aver saputo della morte di Osiride.
La ciocca di capelli dei musulmani, e anche del ciuffo (sikhâ) delle divinità indù, appaiono come il segno di rapporti effettivi o potenziali con il regno sovrumano, attraverso il superamento dell’individualità.
Nel pensiero simbolico i capelli sono collegati all'erba, capigliatura della terra, e quindi alla vegetazione, mentre i capelli acconciati intorno alla testa sono anche un'immagine dei raggi solari ed esprimono, in generale, un legame con il Cielo.
Si ritiene anche che i capelli rappresentino una delle proprietà dell'individuo e siano il concentrato spirituale delle sue virtù, mantenendo uno stretto rapporto con la persona anche dopo esserne stati separati. Capelli quindi come memoria.


 

 

 

 

Memoria contengono anche le ciocche di capelli delle fotografie presentate, una memoria privata colta tra le pieghe del mio universo personale su cui mi soffermo ad indagare, alla ricerca di segni, simboli, archetipi.
Le immagini sono la selezione di una serie di fotografie il cui soggetto sono le ciocche (o se vogliamo "grumi") di capelli che mia madre, parrucchiera di professione, nel corso del tempo, ha tagliato e raccolto per me.
Al significato culturale, storico e mitologico che la capigliatura riveste, si aggiunge in questo caso un contenuto "altro" che si alimenta del mio vissuto attraverso tracce riconducibili alla mia storia personale: mia madre e il suo lavoro. Un’ambientazione attorno alla quale è gravitata la nostra vita come un set in cui hanno interagito vite e narrazioni diverse, così come di persone diverse sono tutte le ciocche di capelli fotografate, ognuna con la sua storia.


 

Per garantirne la conservazione, i capelli, sono raccolti in singole buste sigillate ermeticamente (come feticci di un laboratorio di analisi), e successivamente sottoposti a riproduzione fotografica seriale per sottolineare la sistematicità quasi scientifica dell’operazione, che ne eterna la forma, creando un corrispettivo estetico oltre che una narrazione di memorie.


valentina.maggetti@virgilio.it
ambralaurenzi@yahoo.com