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L'ANGOLO DI ED a cura di Giuseppe Ierolli |
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Voli
I never hear the word "Escape" Without a quicker blood! A sudden expectation! A flying attitude!I never hear of prisons broad By soldiers battered down - But I tug, childish, at my bars Only to fail again! |
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Non sento mai la parola "Fuga" Senza un ribollire del sangue! Un'improvvisa aspettativa! Un dispormi a volare!Non sento mai di vaste prigioni Da soldati abbattute - Senza scuotere, infantilmente, le mie sbarre Solo per fallire di nuovo! |
La fantasia può accendersi al solo udire una parola di libertà, ma la realtà è fatta di sbarre che rifiutano di aprirsi per farci volare via. Il "childish" del penultimo verso sintetizza l'inutilità della lotta contro le sbarre della vita: quando tentiamo di forzarle sembriamo come bambini che provano a fare qualcosa di molto più grande di loro.
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Delight is as the flight - Or in the Ratio of it, As the Schools would say - The Rainbow's way - A Skein Flung colored, after Rain, Would suit as bright, Except that flight Were Aliment -"If it would last" I asked the East, When that Bent Stripe Struck up my childish Firmament - And I, for glee, Took Rainbows, as the common way, And empty skies The Eccentricity - And so with Lives - And so with Butterflies - Seen magic - through the fright That they will cheat the sight - And Dower latitudes far on - Some sudden morn - Our portion - in the fashion - Done - |
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La gioia è come il volo - O in Rapporto ad esso, Come direbbero le Scuole - La strada dell'Arcobaleno - Una Matassa Colorata lanciata, dopo la Pioggia, Diventerebbe altrettanto spendente, Salvo che il volo Ne sarebbe l'Alimento - "Se potesse durare" Chiedevo all'Oriente, Quando la Striscia Curva Accendeva il mio infantile Firmamento - E io, dalla gioia, Prendevo gli Arcobaleni, come la norma, E i cieli vuoti L'Eccentricità - E così con le Vite - E così con le Farfalle - Ritenute magiche - per paura Che si sottraggano alla vista - E vadano in Dote a latitudini lontane - Qualche inatteso mattino - La nostra porzione - nel creato - Conclusa - |
La gioia ha l'effimera consistenza di un arcobaleno, i suoi colori splendenti rifulgono soltanto in un breve volo, come quello di una matassa lanciata in aria, che srotola i suoi colori e poi cade informe a terra. Soltanto l'inconsapevole ingenuità dell'infanzia può farci credere che la norma della vita siano quei colori, e non la desolata solitudine di un cielo grigio e vuoto. Nell'ultima strofa c'è come una variazione che diventa conclusione: nella vita i momenti da "farfalla" durano lo spazio di un istante, ed è proprio questa bellezza fuggevole e inafferrabile che li fa sembrare magici; poi volano via, lasciandoci soltanto la consapevolezza dell'inevitabile conclusione del nostro percorso nel mondo.
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How noteless Men, and Pleiads, stand, Until a sudden sky Reveals the fact that One is rapt Forever from the Eye -Members of the Invisible, Existing, while we stare, In Leagueless Opportunity, O'ertakenless, as the Air - Why did'nt we detain Them? The Heavens with a smile, Sweep by our disappointed Heads Without a syllable - |
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Quanti Uomini, e Pleiadi, restano anonimi, Finché un inaspettato cielo Rivela il fatto che Uno è rapito Per sempre allo Sguardo -Membri dell'Invisibile, Che esistono, mentre osserviamo, In Possibilità al di là dello Spazio, Imprendibili, come l'Aria - Perché non Li trattenemmo? I Cieli con un sorriso, Scorrono sulle nostre Teste deluse Senza una sillaba - |
Nei primi versi l'anonima folla umana, paragonata a quella delle stelle nel cielo, sembra assumere individualità solo con la morte, un'individualità che permette a chi resta di notarne l'assenza, come se in un cielo familiare ma indistinto notassimo un'improvvisa mancanza, che ci rende consapevoli del fatto che là c'era prima qualcosa che ora esiste solo in spazi sconosciuti, al di là delle nostre possibilità di comprensione. L'ultima strofa inizia con una domanda della quale viene subito evidenziata l'ingenuità: i cieli ne sorridono, muti perché la risposta non è di questa terra.
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The nearest Dream recedes - unrealized - The Heaven we chase - Like the June Bee - before the School Boy - Invites the Race - Stoops - to an easy Clover - Dips - evades - teazes - deploys - Then - to the Royal Clouds Lifts his light Pinnace - Heedless of the Boy - Staring - bewildered - at the mocking sky -Homesick for steadfast Honey - Ah - the Bee flies not That brews that rare variety! |
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Il Sogno più vicino recede - irrealizzato - Il Cielo che inseguiamo - Come l'Ape di Giugno - davanti allo Scolaro - Invita alla Gara - Si china - a un facile Trifoglio - Si tuffa - evade - infastidisce - dispiega - Poi - alle Nuvole Regali Innalza la sua Barca leggera - Incurante del Ragazzo - Che guarda - sconcertato - al cielo beffardo -Nostalgico di Miele duraturo - Ah - non vola l'Ape Che produce quella rara varietà! |
La vita ci mette davanti molti stimoli, molte illusioni di gioia e libertà, ma poi di quel "miele" (v. 11), che vorremmo nostro per sempre, resta soltanto un ricordo di sensazioni fuggevoli, che non riusciamo mai a catturare appieno, come lo scolaro che corre dietro all'ape solo per vederla scomparire all'orizzonte dopo avergli dato per un istante la sensazione di poterne emulare il volo.
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I gained it so - By Climbing slow - By Catching at the Twigs that grow Between the Bliss - and me - It hung so high As well the Sky Attempt by Strategy -I said I gained it - This - was all - Look, how I clutch it Lest it fall - And I a Pauper go - Unfitted by an instant's Grace For the Contented - Beggar's face I wore - an hour ago - |
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La ottenni così - Salendo lentamente - Afferrando i Ramoscelli che crescono Fra la Beatitudine - e me - Era appesa così in alto Come fosse un Cielo Da conquistare con attenta Strategia -Ho detto che l'ottenni - Questo - fu tutto - Guarda, come la stringo Affinché non cada - Ed io Povera rimanga - Incapace per la Grazia di un istante Di Accontentarmi - del volto di Mendicante Che avevo - un'ora fa - |
Ottenere qualcosa che sembrava irraggiungibile dona una istante di grazia, un momento di felicità dopo il quale ci è difficile tornare al passato, quando quella grazia era solo il lontano traguardo di chi ne mendicava una briciola.
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They shut me up in Prose - As when a little Girl They put me in the Closet - Because they liked me "still" -Still! Could themself have peeped - And seen my Brain - go round - They might as wise have lodged a Bird For Treason - in the Pound - Himself has but to will And easy as a Star Look down upon Captivity - And laugh - No more have I - |
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Mi rinchiudono nella Prosa - Come quando da Ragazzina Mi mettevano nello Sgabuzzino - Perché mi volevano "tranquilla" -Tranquilla! Avessero potuto spiare - E vedere il mio Cervello - andarsene in giro - Era come se avessero confinato un Uccello A Tradimento - in un Recinto - A lui basta volerlo E con la disinvoltura di una Stella Dà un'occhiata alla Prigione - E ride - Lo stesso faccio io - |
La voglia di volare, di evadere, di mandare in giro il proprio cervello. Bellissima l'immagine della bambina rinchiusa nello sgabuzzino perché la volevano tranquilla. Altro che tranquilla! Lì dentro era un turbinare di emozioni, di sentimenti, di voglia di uscire dal mondo chiuso e soffocante in cui la volevano rinchiudere. Pensare di soffocare la fantasia è come pensare di imprigionare un uccello in un recinto, si fa una risata e vola via. Nel primo verso non è chiaro se il tempo sia al passato o al presente, visto che "shut" è verbo irregolare con i due tempi uguali; ho scelto il presente perché è il tempo dell'ultima strofa e soprattutto perché l'ultima frase "No more have I" sembra proprio collegata a una situazione vissuta in quel momento, quasi ED dicesse: "mi vorrebbero rinchiudere nella prosa (il simbolo della vita di tutti i giorni, della noiosa quotidianità, contrapposta alla poesia come fantasia, immaginazione, libertà di pensiero) ma non si accorgono che io, come facevo da bambina quando mi rinchiudevano per la mia troppa vivacità, posso anche far finta di rimanerci in questa prigione, ma quando voglio me ne rido dei loro recinti e, come un uccello, volo via verso la libertà.
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I watched the Moon around the House Until upon a Pane - She stopped - a Traveller's privilege - for Rest - And there uponI gazed - as at a Stranger, The Lady in the Town Doth think no incivility To lift her Glass - upon - But never Stranger justified The Curiosity Like Mine - for not a Foot - nor Hand - Nor Formula - had she - But like a Head - a Guillotine Slid carelessly away - Did independent, Amber - Sustain her in the sky - Or like a Stemless Flower - Upheld in rolling Air By finer Gravitations - Than bind Philosopher - No Hunger - had she - nor an Inn - Her Toilette - to suffice - Nor Avocation - nor Concern For little Mysteries As harass us - like Life - and Death - And Afterwards - or Nay - But seemed engrossed to Absolute - With Shining - and the Sky - The privilege to scrutinize Was scarce upon my Eyes When, with a Silver practise - She vaulted out of Gaze - And next - I met her on a Cloud - Myself too far below To follow her Superior Road - Or it's Advantage - Blue - |
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Seguii la Luna intorno alla Casa Finché su un Vetro - Si fermò - un privilegio di chi Viaggia - per Riposarsi - E là sopraLa fissai - come su uno Straniero, La Signora di Città Non reputerebbe villano Levare - il suo Occhialino - Ma mai Straniero giustificò La Curiosità Come il Mio - perché non un Piede - né Mano - Né Figura - aveva - Ma come una Testa - che una Ghigliottina Ha fatto sbadatamente scivolar via - Libera, l'Ambra - La sosteneva nel cielo - O come un Fiore senza Stelo - Sorretto nell'Aria ondulata Da Gravitazioni più sottili - Di quelle che vincolano il Filosofo - Né Fame - aveva - né una Locanda - Per provvedere - alla sua Toeletta - Né Impegno - né Interesse Per i piccoli Misteri Che ci tormentano - come la Vita - e la Morte - E il Dopo - o il Nulla - Ma sembrava assorbita nell'Assoluto - Insieme al Luccichio - e al Cielo - Il privilegio di scrutarla Fu di breve durata per i miei Occhi Dal momento che, con Argentea abilità - Volteggiò fuori di Vista - E dopo - la ritrovai su una Nuvola - Troppo lontana io giù in basso Per inseguire il suo Superiore Cammino - O il suo Vantaggio - Blu - |
La luna come metafora della pace interiore, quella che ci consentirebbe di superare quei "little Mysteries" (v. 24) che tormentano la nostra vita, soprattutto perché non ne conosceremo mai la soluzione. Come sempre ED si sbizzarrisce in straordinarie similitudini. Il viaggiatore che ha il diritto di fermarsi per il meritato riposo; la signora di città che non reputa una villania fissare con l'occhialino uno straniero; la luna che si libra in alto senza sostegni, come fosse una testa sbadatamente fatta scivolar via da una ghigliottina, o un fiore senza stelo sostenuto in aria da leggi di gravitazione più sottili di quelle che vincolano il filosofo. Ma la luna, come la pace interiore, non si lascia prendere. Sfugge via, con argentea abilità, e la nostra povera condizione di mortali che non potranno mai "conoscere" si perpetua. Non riusciremo mai a raggiungerla, quella luna e quella pace.
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To see the Summer Sky Is Poetry, though never in a Book it lie - True Poems flee - |
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Vedere il Cielo d'Estate È Poesia, anche se mai in un Libro costretta - Le vere Poesie fuggono - |
La visione della natura è la vera poesia: quella che leggiamo nei libri è soltanto la pallida eco di una bellezza intraducibile.
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Emily Dickinson: poesie J77-F144, J257-F317, J282-F342, J319-F304, J359-F639, J613-F445, J629-F593 e J1472-F1491 ("J": edizione Johnson, 1955; "F": edizione Franklin, 1998)
ierolli@hotmail.com
www.emilydickinson.it
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