FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 14
aprile/giugno 2009

Infanti

GUIDO GOZZANO IN MUSICA

di Giorgio Penotti



L’idea di scrivere Vennero donne con proteso il cuore – Guido Gozzano e felicità mi venne nell’autunno del 2004. Da tempo cercavo un testo che si prestasse per un melologo, semplicemente perché avevo voglia di sperimentare, come compositore, l’esperienza della scrittura di una partitura di quel genere.
Dopo alcune ricerche infruttuose mi accorsi che avevo sotto gli occhi quello che cercavo: insegno italiano in un istituto superiore e quindi “La signorina Felicita” mi passa tra le mani almeno una volta all’anno. Ho sempre trovato adorabile quel testo, mi è sempre piaciuto leggerlo agli alunni, e qualche volta, per fortuna, ho la sensazione che piaccia anche a loro. La struttura narrativa del testo, la musicalità orecchiabile dei versi, i toni diversi che si succedono tra una stanza e l’altra, tutto mi convinceva che Felicita poteva andare in scena facilmente come monologo teatrale, e forse qualcuno lo avrà già fatto, non lo so, io comunque volevo mescolare a quei versi il mio commento musicale, a volte in sottofondo, altre volte no, infilandomi negli spazi vuoti per colorarli di colori, naturalmente, crepuscolari: tenui, rarefatti, malinconici.

Per questo pensai ad un organico atipico: arpa (Anna Onetti), violoncello (Daniela Caschetto), percussioni (Massimo Grecchi), chitarra e sassofono soprano (io).
Non credo che esista una letteratura musicale per un simile organico, ed è proprio questo che mi incoraggiò a seguire quella strada. Non ho la competenza compositiva di un musicista accademico, perciò non mi impegno in formazioni classiche come il quartetto d’archi, per esempio, o il trio pianoforte, violino, violoncello, voglio dire: non vado a cercarmi confronti dai quali potrei uscire solamente come perdente.
Ho seguito il filo delle sonorità, da una parte, dall’altra ho pensato ai musicisti che conoscevo e sui quali potevo fare affidamento sia dal punto di vista della bravura, sia da quello della motivazione nei confronti di un lavoro che richiede uno sforzo di interpretazione fuori da stereotipi consolidati.
Per la lettura chiesi a Laura Bombonato la disponibilità, e lei me la diede volentieri. Secondo me Laura è un’ottima lettrice gozzaniana, sa trovare sempre la misura giusta, non si fa prendere da tentazioni troppo attorali o gigionesche, riesce a stare in quella medietà tonale che si addice a quei versi, ma non è monotona, lavora sulle sfumature, e ne trova tante. Il fatto poi che sia una donna a raccontare una vicenda che è vista da un punto di vista maschile (quello del protagonista, dell’avvocato Guido) conferisce alla lettura un senso di straniamento che trovo particolarmente interessante.

Lo spettacolo che è nato dopo un anno di lavoro si intitola Vennero donne con proteso il cuore – Guido Gozzano e la felicità e non La signorina Felicita perché volli concluderlo con una specie di coda, dopo la lunga filata della Felicita, divertente, sdrammatizzante. Musicai “Le golose”, ne feci una specie di canzone da avanspettacolo, e decisi di cantarla io come conclusione. Questa aggiunta ha suscitato qualche perplessità in alcuni spettatori, che l’hanno vista come una forzatura, come un cambio di registro poco coerente. Ho riflettuto su queste osservazioni, ma sono rimasto del parere che questo finale farsesco dà un pizzico di brio e originalità al quale non vale la pena di rinunciare.

Vennero donne ha debuttato il 9 settembre 2005 a Terzo (AL) in occasione del “Premio letterario Guido Gozzano”, ed è stato replicato circa venti volte nei tre anni successivi in Piemonte e Liguria. L’occasione più importante, e direi più emozionante, ce l’ha offerta il teatro Giacosa di Ivrea il 19 giugno 2007, quando rappresentammo lo spettacolo nel giardino di Villa Meleto ad Aglié, proprio in quella “casa fra l’agreste e il gentilizio, coronata di glicini leggiadre”, sembrava di vedere Loreto impagliato affacciarsi dai vetri. Il pubblico, composto quasi interamente da canavesani, mi ha trasmesso, con la sua attenzione, la sensazione che il ricordo del poeta sia ancora molto vivo da quelle parti, il che potrebbe anche sembrare scontato, ma non lo è in un paese, l’Italia, sempre più senza memoria.



12 - notturno

13 - ozi beati


Vennero donne con proteso il cuore – Guido Gozzano e felicità è uno spettacolo ancora disponibile per coloro che ne facciano richiesta, così come l’omonimo CD:
stores.ebay.it/SCIOPERO-CD-MUSIC-STORE.


giorgiopenotti@alice.it