FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 10
aprile/giugno 2008

Identità & Conflitto

CATERINA CAMPORESI
SOLCHI E NODI

di Alessio Brandolini



  allarga lo sguardo
la vita esiliata

Caterina Camporesi

Solchi e Nodi è il titolo dell'ultima raccolta poetica di Caterina Camporesi, uscita all'inizio di quest'anno e pubblicata da Fara. Pur diviso in due parti (la prima dà il nome al libro e la seconda s'intitola - rimanendo in tema - "Nodi del tempo") questo lavoro poetico ha la sua peculiarità nella compattezza tematica e linguistica, e in tal senso è preferibile parlare di "libro di poesia" anziché di "raccolta poetica", tant'è che i testi, tra l'altro, sono senza titolo e non hanno né maiuscole né punti finali.
Camporesi in Duende (Marsilio, 2003) aveva dato prova d'abilità costruttiva e, insieme, d'una sensibilità poetica femminile tesa a inserire nella lingua le tensioni (sia i fuochi che le difficoltà e le docce fredde) della vita quotidiana, i desideri, le aspettative, le delusioni: lavorando molto sul verso, sull'essenzialità e i suoni delle parole.

Qui c'è una continuazione in tal senso e il duende seguita ad agitare "acque di giada" e i riferimenti alla poesia di García Lorca si estendono alla cultura ispanoamericana (a quel "corazón de los Andes" di cui si parla in una poesia) e alla meditazione orientale, ma la ricerca porta l'autrice ad asciugare ancora di più il testo (con strofe di due versi, talvolta di uno), a comprimerlo, a renderlo percussivo e tagliente, e a caricarlo di un suono più forte e vibrante, pur abusando, a volte, di assonanze e allitterazioni o delle rime interne ("indiviso divino", "malonda in malora", "in incavi cavalcano"), e la compressione non giova al legame, all'armonia tra i vari distici che compongono la singola poesia.
Voglio dire che la musicalità di questa poesia tende a farsi stridula nonostante i tanti endecasillabi, o eccessivamente acuta o spezzettata, come se al canto a un certo punto venisse meno la giusta intonazione. Questo però significa che Caterina Camporesi ha coraggio da vendere: si mette in gioco, rischia, allarga lo sguardo alla "vita esiliata", in cerca di una poesia che possa concentrare (e in un certo senso anche "concertare") suoni innovativi, ai quali, normalmente, siamo poco abituati: quelli che provengono dal profondo, dall'inconscio, dagli enigmi e dai misteri, dai buchi neri, dalle zone inconsuete della solitudine che rimastica il vissuto con la "bocca spinata", dai silenzi (non esistono due silenzi che possano assomigliarsi) qui visualizzati attraverso gli spazi vuoti presenti tra le brevissime strofe, dalle visioni e soprattutto dai sogni.

Sarebbe banale chiudere il commento dicendo che la poesia di Caterina Camporesi invita alla riflessione, perché leggere questo libro è annodarsi e sciogliersi allo stesso tempo, tracciare un solco nella pagina bianca, nel pensiero, nel proprio cuore. Attraversare "il male in burrasca" (il male è uno dei temi ricorrenti, così come quello dei misteri che circondano la vita, le cose, i gesti) con versi così acuminati e spinosi che poco si aprono al canto, che nulla concedono alla facile sonorità lirica, che usano - come accade in molti compositori contemporanei - rumori e silenzi ("rumori aperti al canto / in salti di luce nei corpi") e impastano "azzurro e fango", certo non consola né suscita emozioni "euforiche", però molto aiuta a non disperdersi, ad allenare la memoria, a tenersi aggrappati con leggerezza alla vita, che "si colma / svuotandola".




Caterina Camporesi CATERINA CAMPORESI

È nata a Sogliano al Rubicone (FC) nel 1944 e vive tra Rimini, la Garfagnana e Roma. Svolge attività di psicoterapeuta. Già condirettrice de "La Rocca poesia" e redattrice de "Le Voci della Luna", collabora a riviste con recensioni, testi poetici e saggi inerenti al rapporto tra psicoanalisi e creatività. È presente con la silloge "La sorte risanata" nell'antologia La coda della Galassia (Edizioni Fara, 2005). Suoi testi sono stati pubblicati in riviste e antologie, tra le quali, Poesia e Natura (Le Lettere, 2007).

I suoi libri di poesia sono:

  • Poesie di una psicologa (1982),
  • Sulla porta del tempo (1996),
  • Agli strali del silenzio (1999),
  • Duende (Marsilio, 2003)
  • Solchi e Nodi (Fara, 2008).




POESIE DI CATERINA CAMPORESI
da Solchi e Nodi



*

salescende la luna tra calli e ponti
tesse mutamenti sciogliendo giuramenti

l'universo intanto invano stupisce
serrando il male in trappole d'inganni


*

sulla pagina bianca saettano flutti
dal male in burrasca

in urne di fuoco
si disseminano ceneri

si manifesta la vita
in versi fosforescenti


*

si fa mondo il girotondo
quando tutti cadono a terra

cala il silenzio
disperdendo gemiti


*

muore l'orizzonte
sul molo dei millenni

rotolano idee in ogni dove
accerchiano indizi e insidie

opaco il mistero continua
ad imperare


*

allarga lo sguardo
la vita esiliata

si ricrea nelle celle del pensiero
sconfinando in distese d'abissi


*

tra un respiro e l'altro
libertà e destino lottano

sommuovono acque
lambiscono le rive dell'eterno


*

un c(')ero malfermo
l'inverno

domande neonate in colte strofe
cercano nidi in spalancati cieli

aliti ghiacci condensano
impalpabili aurore

sepolte primavere
sollecitano millepiedi in tarlati prati

sospende la vita il suo dolore
in aiuole dove il fango si fa colore


Caterina Camporesi, Solchi e Nodi (Fara, Sant'Angelo di Romagna, 2008, pp. 93, euro 10)


alexbrando@libero.it



Vedi anche, sul n. 5
La poesia di Caterina Camporesi
di Alessio Brandolini