FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 2 aprile/giugno 2006 Cuore d'Africa |
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di Terry George
Nel 1994, nel piccolo Ruanda è stata messa in atto una delle più grandi tragedie della storia umana. Due etnie, gli Hutu e i Tutsi, si scontrarono in una cruenta guerra civile nella quale morirono, in soli tre mesi, quasi un milione di persone (su otto milioni di abitanti). Un genocidio fondato sull'odio del passato, che risale ai tempi del colonialismo. Hotel Rwanda (2004) raccolta la storia vera di Paul Rusesabagina (ben rappresentato dall'attore Don Cheadle), gestore d'un albergo di lusso a Kigali, che riuscì a salvare la vita a 1.268 rifugiati ospitandoli clandestinamente nelle stanze dell'hotel. L'uomo non è un vero eroe, un coraggioso per natura, ma un forte senso di responsabilità e sua moglie - di etnia diversa dalla sua - lo spingono ad agire. Una sorta di Oscar Schindler o Giorgio Perlasca che, rendendosi conto dell'indifferenza davanti a quello che stava accadendo, decide di rischiare e protegge degli uomini in pericolo, non badando alla loro razza o etnia.
Pur essendo un film tragico e duro, il regista irlandese Terry Gorge ("The Boxer", "Nel nome del padre") non ha voluto lasciare troppo spazio alle scene sanguinarie privilegiando l'aspetto umano: la solidarietà delle vittime, l'ipocrisia dell'Onu, la paura d'essere massacrati a colpi di machete e l'arroganza dei "cacciatori" Hutu. Hotel Rwanda ha avuto tre nomination all'Oscar nel 2005. È un film che spinge ad approfondire la tragedia ruandese, un film davanti al quale ci si rende conto della storia d'una parte dell'umanità, che magari già si conosceva eppure, non abbiamo voluto vedere. Qui ora siamo davanti alle scene d'una realtà complessa, come è quella del continente africano. "Hotel Rwanda" è, inoltre, un atto d'accusa contro noi europei: non dice "voi avete fatto morire questa gente", no, semplicemente racconta i fatti invitandoci a riflettere: poi, da soli, si arriva a quella conclusione. Oltre al protagonista Don Cheadle, in questo film girato in Sudafrica e prodotto da Italia/UK/Sudafrica, ci sono i bravi attori Nick Nolte e Jean Reneau.
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