FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 58
luglio 2021

Amici & Avversari

 

RIME AVVERSARIE

di Andrea Ventura



IL GIRO D’ITALIA A CREMONA

Cresciuta nella luce, la compassione
del giorno deferente è sufficiente
a sdilinquire un basilare schema
di attese. Miniera di sorprese la città,
oggi eran quindici anni che non sfrecciava
una corsa e adesso c’è appena il tempo
per un caffè. Ci aspetta una delle
prime giornate afose di maggio
in una piazzetta fuori mano:
tavolate di briscola e muratti,
i bambini incuranti dietro ai piccioni.
Il tuo viaggio in Islanda, nel frattempo,
espone un piano ben congeniato
per snellire l’estate. Ma tra qualche
anno, l’estero… certo sarebbe la via
definitiva per sanare l’impressione
di essere sempre nel sogno sbagliato:
ti prendo in parola, dicesti così meno felice.


C’ERA UNA VOLTA

C’era una volta la volpe e un superbo
grappolo d’uva - così comincia
la favola – e noi con gli zolfanelli
tra le dita, le domeniche comandate
d’azzurro (un solo gettone nel parcometro
per due bistecche di manzo
e poche chances sul piatto).

L’aria pare cambiata, adesso,
tra le sabbiere lerce con dei pargoli
alle calcagna; e quella patrizia
abitazione ove ospitai senza
te le budella nell’agosto del tuo
rientro, non che ora faccia differenza,
non addita altri palliativi;
e questa paralisi di vedute
non avalla alcun indennizzo:
solo le cose che passano,
si trasformano, concludiamo.


LES OBSTACLES À L’AMOUR

Il tour operator, pur di regalarci
una vacanza d’élite, ha sempre
elargito carte false ; e, tra indugi
e sotterfugi , la sfida fu pedissequa

(le stagioni ti brucian vivo…
riprendiamo pure il discorso
da dove si era interrotto).

Per ritrovare il nostro tempo
tra le braccia della prassi,
la tua panoramica sul mondo,
dal finestrino del TGV Atlantique
in corsa, precisava, fin dai tempi
del liceo, la costrizione
dei decimali dietro l’astrazione
spaventosa degli anni. Eppure
sarebbe stato proprio come
dicevi: se certe smargiassate
nella vita si pagano a caro
prezzo, la discesa agli inferi, si sa,
non può che essere lastricata
delle migliori intenzioni.


RIMINI

Una devastante ondata di calore
ci costrinse ad una primavera
di convegni fuori regione.
Alle sei del mattino, il lungomare
deserto, dove sventavi ogni mia
obiezione arrendevole sul jogging,
già preludeva tra noi fessure
indecifrabili (non che tracimasse
equità il sontuoso resort che assegnava
la vasca idromassaggio ai soli soci).
Tu, intanto, prendevi tutti in contropiede;
e, sfrecciando l’invettiva finale
contro il tempo che passa, promettevi
fin da subito guerra alla ingiusta
meraviglia che travolge l’uomo: la sua vita.


1921ventura@gmail.com