FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 22
aprile/giugno 2011

Miti & Leggende

 

LA VOCE DELLA TERRA

di Elvio Cipollone



Autosufficienza: fondamento del gesto di Caino


Mi pare sia arrivato il momento di alzare la voce della Terra sull’assurdo vizio umano di mettere maldestramente le mani negli inesorabili meccanismi dell’universo. Siccome l’uomo poi oltre ad essere impulsivo e arrogante è anche imprudente e pasticcione spesso si stritola le dita, ma impertinente e petulante com’è insiste a insinuarsi in ambiti impropri col rischio di provocare la furia definitiva degli elementi che lo risputerà al punto di partenza. È giusto precisare fin da subito che questa inclinazione allo strapotere strafottente riguarda una parte minoritaria dell’umanità ma ahimè è quella minoranza che sta al potere e comanda in barba alla volontà dei popoli.

Prendiamo l’eclatante e paradigmatico caso della reazione nucleare. Che sia una belva da non risvegliare la maggioranza degli uomini e delle donne viventi l’hanno capito. Prima di tutto perché va a toccare il principio portante dell’esistenza dell’universo. Quel confine di trasformazione e transito tra la materia e l’energia, descritta da un uomo di nome Einstein un secolo fa con la nota formula E=mc², sta a guardia dell’equilibrio precario e inviolabile tra l’esistenza materiale e i flussi d’energia; se l’uomo lo manipola e lo altera mette a repentaglio la sua stessa esistenza. In secondo luogo perché, una volta avviata, la reazione nucleare mette in moto un meccanismo non governabile. Appena avviene un imprevisto il processo devia dal percorso immaginato dai tecnici-sacerdoti portandosi in una fase di instabilità che sfugge al controllo e pone le vittime nella micidiale condizione di coloro che aspettano la punizione pregando che il demone non sia troppo crudele. In terzo luogo agli umani non conviene! Buttano nella insensata pretesa di potenza miliardi e miliardi delle loro monete distraendoli da scopi e impieghi che sarebbero di gran lunga più meritevoli di essere perseguiti. Ad esempio lo sviluppo di tecnologie dolci compatibili con la vita che ospito a cominciare dalla loro, la promozione di una agricoltura equilibrata nelle varie aree del pianeta che gli ho messo a disposizione, l’incremento dello studio e della cultura diffusa al fine di abbattere l’assurda intensità energetica insita nelle loro attività, coltivare la giustizia sociale assicurando a tutti gli strumenti minimi per una vita civile. In quarto luogo gli infernali marchingegni che chiamano Centrali Atomiche producono tonnellate e tonnellate di rifiuti e scorie radioattive che restano tali per secoli e millenni gravando il futuro di centinaia di generazioni con l’incubo che possano disperdersi seminando morte e dolore.

Ed ecco il punto: allora perché le fanno? Ma perché il genere umano è governato da potenti lobby organizzate che hanno come unico fine il loro vantaggio monetario immediato e quello dei loro membri fregandosene altamente e impudicamente delle ripercussioni che i loro interessi hanno sul resto dell’umanità e sugli equilibri dell’ambiente nel quale vivono. Costituite da una parte dalle multinazionali che detengono la tecnologia nucleare e la proprietà dei brevetti delle centrali dall’altra dall’establishment militare che gestisce e controlla l’equilibrio del terrore legato al possesso delle bombe atomiche, hanno messo in piedi un giro d’affari esorbitante sul quale si sono addensati anche affaristi e gruppi politici irresponsabili.

Per concludere, esseri umani che mi abitate, vi ricordo le parole che Bertrand Russell e Albert Einstein scrissero quando si resero conto della deriva disumana implicita nell’uso della reazione nucleare: “Noi rivolgiamo un appello come esseri umani a esseri umani: ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto. Se sarete capaci di farlo è aperta la via di un nuovo paradiso, altrimenti è davanti a voi il rischio della morte universale”.


elcip@libero.it