FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 21
gennaio/marzo 2011

Futuro

 

LA POESIA DI JORGE DEBRAVO

di Alessio Brandolini



                      Mi poesía es una manera de creer en el futuro,
                      de confiar en el futuro,
                      de crear el futuro

                                                             Jorge Debravo


Jorge Debravo (Costa Rica, 1938-1967) è uno dei poeti più rappresentativi e importanti della poesia contemporanea costaricense, nonostante la sua breve vita. Figlio di poveri contadini di Turrialba apprese a leggere con l’aiuto della madre e comprò i primi libri con il suo lavoro. A quattordici anni studiò giornalismo per corrispondenza e storia delle religioni.
Dal 1961 svolge l’attività di ispettore del lavoro, questo gli permette di girare il paese e di conoscere in modo approfondito la miseria e la dura vita dei salariati. Jorge Debravo morì a ventinove anni in un incidente stradale, con la sua moto acquistata da poco.

La sua opera fu premiata, dopo la sua morte, con il “Premio Nazionale”.
Oltre ai libri pubblicati in vita ha lasciato tredici libri inediti. Qui si segnalano: Milagro Abierto (1959), Bestiecillas Plásticas (1960), Devocionario del Amor Sexual (1963), Nosotros los hombres (1966), Canciones cotidianas (1967), Los despiertos (1972) e Antologia mayor (1974/1977).
Nei suoi testi si sente l’influsso di Pablo Neruda, Miguel Hernández, Walt Whitman, Amado Nervo, César Vallejo.




UN HIMNO PARA EL OJO

Yo digo que si el alma tiene un sitio,
ese sitio es el ojo.
El ojo que sustenta nuestro amor
y nuestro gozo.

El hombre mismo, el hombre
todo fuego y asombro,
no podría ser hombre
sin el ojo.

La vida, el mar, el cielo,
todo era un vago escombro,
hasta que un día el ojo reunió todo lo vivo
y lo acercó a los rostros.

Toda la eternidad quedó justificada
el día que lo más vivo de la vida
se hizo pozo de asombros
en el ojo.


UN INNO PER L’OCCHIO

Io dico che se l’anima ha un posto,
quel posto è l’occhio.
L’occhio che alimenta il nostro amore
e la nostra gioia.

L’uomo stesso, l’uomo
tutto fuoco e sorpresa,
non potrebbe essere uomo
senza l’occhio.

La vita, il mare, il cielo,
tutto era una vaga maceria,
fino a che un giorno l’occhio riunì tutto ciò ch’era vivo
e lo avvicinò ai volti.

Tutta l’eternità venne giustificata
il giorno che tutte le cose più vive della vita
si fecero pozzo di sorpresa
nell’occhio.


PEQUEÑO FUNERAL

Para ti y yo acabaron los diciembres
de viento frío y de alcoba sola.
Tu patria se ha ido lejos de mi patria
y tu boca no encaja ya en mi boca.

Nos agarró el Destino por los brazos
y no nos permitió la despedida.
Algún dios rencoroso partió en cuatro
pedazos nuestras últimas caricias.

No podremos volver a tomar juntos
el desayuno, en platos hermanados,
nuestras piernas en cruz bajo la mesa.

Nuestras manos no son ya nuestras manos.
Se nos ha muerto -como un buen amigo-
en la sala del alma, el entusiasmo.


PICCOLO FUNERALE

Per te e me finirono i giorni di dicembre
di vento freddo e solitaria camera da letto.
La tua patria è andata lontana dalla mia patria
e la tua bocca non s’incastra più alla mia bocca.

Ci afferrò il destino per le braccia
e non ci consentì di salutarci.
Qualche dio rancoroso ha fatto
a pezzi le nostre ultime carezze.

Non torneremo a consumare assieme
la colazione negli stessi piatti,
con le gambe incrociate sotto il tavolo.

Le nostre mani già non sono le nostre mani.
È morto in noi - come un buon amico
nella stanza dell’anima, l’entusiasmo.


APUNTE INTERIOR

Hoy mi vida no tiene peso alguno:
es un viento, menos que un viento, menos
que una raya del luz.
                        Ahora ninguno
puede serme oneroso.
                        No hay terrenos
resquemores debajo de mi alma.
Mi sangre es una roja armonía viva.
Estoy en armonía con la brasa y la calma,
con la voz amorosa y la voz vengativa.

Parece que mis manos no existieran, parece
que mi cuerpo nadara en una agua inocente.
Como un viento desnudo mi corazón se mece
y hace sonar campanas dulcemente.


APPUNTO INTERIORE

Oggi la mia vita non ha alcun peso:
è un vento, meno d’un vento, meno
d’una riga di luce.
                     Ora nessuno
può essermi sgradito.
                     Non ci sono terreni
risentimenti nella mia anima.
Il mio sangue è una rossa armonia viva.
Sono in armonia con la brace e la calma,
con la voce amorosa e quella vendicativa.

Sembra che le mie mani non ci siano, sembra
che il mio corpo nuoti in un’acqua innocente.
Come un vento nudo il mio cuore si dondola
e dolcemente fa suonare campane.


LA MURTE ESTÁ DESNUDA

La muerte está desnuda frente al hombre.
Desnuda, simple, franca.
No es ojo cerrado por la sombra:
es una piedra blanca,
una pared escueta, una muralla
dura y definitiva.
Morir es entregar la batalla a otras manos
como una mano viva.

La muerte está desnuda frente al hombre
y es simple como el paso,
el corazón, el labio,
la silla y el abrazo.

Simple como las mesas cotidianas,
como la cena diaria.

Viva como el amor y, como el cuerpo,
concreta y necesaria.


LA MORTE È NUDA

La morte è nuda davanti all’uomo.
Nuda, semplice, franca.
Non è un occhio chiuso dall’ombra:
è una pietra bianca,
una parete schietta, una muraglia
dura e definitiva.
Morire è affidare la battaglia ad altre mani
come una mano viva.

La morte è nuda davanti all’uomo
ed è semplice come il passo,
il cuore, il labbro,
la sedia e l’abbraccio.

Semplice come i tavoli quotidiani,
come la cena giornaliera.

Viva come l’amore e, come il corpo,
concreta e necessaria.


SOMOS COMO UNA RED

Somos como una red. Se nos acercan
vivos peces de fuego
y nosotros
               –dormidos–
no los vemos.

Alguna vez creemos
oír llorar a un pez. Nos sorprendemos,
miramos nuestra sangre y solo oímos
el silencio del viento.

Y somos redes otra vez y otra.
Deslumbradas, vacías redes, temblando
entre un pez de fuego que nos busca
y un pez de fuego que salió volando.


SIAMO COME UNA RETE

Siamo come una rete. Si avvicinano
vivi pesci di fuoco
e noi
       – addormentati –
non li vediamo.

Qualche volta crediamo
di sentir piangere un pesce. Ci sorprendiamo,
guardiamo il nostro sangue e sentiamo soltanto
il silenzio del vento.

E siamo reti un’altra volta e ancora.
Abbacinate, vuote reti, tremando
tra un pesce di fuoco che ci cerca
e un pesce di fuoco che uscì volando.


COMO UNA BARCA SE ME FUE EL DESEO

Como una barca se me fue el deseo.
Como una absurda barca
llena de besos y de piel madura.

Extravié la manera de abrazarte
en no sé qué lejanas, olvidadas comarcas.
Estoy perdido en medio de tu carne.

En el fondo de tus ojos me despierto
solo como una estatua.
Tu amor me sabe a exilio.

Como exiliado llego hasta tu almohada.
Como a un extranjero tú me aguardas.


COME UNA BARCA SE NE ANDÒ IL DESIDERIO

Come una barca se ne andò il desiderio.
Come un’assurda barca
piena di baci e di pelle matura.

Smarrii la maniera di abbracciarti
chissà in lontananze, dimenticate regioni.
Mi trovo perso in mezzo alla tua carne.

Mi sveglio nel fondo dei tuoi occhi
solo come una statua.
Il tuo amore ha il sapore dell’esilio.

Come un esiliato arrivo al tuo cuscino.
Mi attendi come fossi uno straniero.


OÍDNOS TRABAJAR

Oídnos trabajar.
                     Vamos a crear el mundo.
Con pasos y con ojos vamos a crear el mundo.
Con lo mejor de todas las edades
                     vamos a crear el mundo.
Asidos a esta nueva manera de mirar
                     vamos a crear el mundo.
Con lo huesos de todos nuestros padres
                     vamos a crear el mundo.
Ladrillo por ladrillo,
                     hombre por hombre
vamos a crear,
de nuovo,
el mundo.


SENTITECI LAVORARE

Sentiteci lavorare.
                     Andiamo a creare il mondo.
Con passi e con occhi andiamo a creare il mondo.
Con i migliori di ogni età
                     andiamo a creare il mondo.
Afferrati a questa nuova maniera di guardare
                     andiamo a creare il mondo.
Con le ossa di tutti i nostri genitori
                     andiamo a creare il mondo.
Mattone dopo mattone,
                     uomo dopo uomo
andiamo a creare,
di nuovo,
il mondo.


ETERNIDAD

Antepasado mío, hoy te he visto
gozoso, reencarnado en mis dos hijos.

La tarde olía a madurez y a mango.

Por las mejillas de mis niños
–dulce y amadamente– resbalabas.


ETERNITÀ

Antenato mio, oggi ti ho visto
gioioso, reincarnato nei miei due figli.

La sera odorava di maturità e mango.

Sulle guance dei miei bambini
– dolce e affettuosamente – scivolavi.


CAMPANAS

La ciudad nos envuelve largamente,
como una noche dolorosa.
A nuestro lado ruedan los camiones
como brujas agónicas.
Una campana se queja a los lejos desesperadamente.
Algún campanero irascible le estará golpeando el corazón.

Caminemos.
Olvídate del mundo.
Piensa solamente en lo que llevas piel adentro
y sabrás qué dulce y qué sabroso es, de pronto, vivir.


CAMPANE

La città ci avvolge abbondantemente,
come una notte dolorosa.
Al nostro fianco ruotano i camion
come streghe agonizzanti.
In lontananza una campana si lamenta disperatamente.
Qualche campanaro furioso la starà colpendo al cuore.

Camminiamo.
Dimenticati del mondo.
Pensa soltanto a quello che hai dentro di te
e saprai che dolce e gustoso è, all'improvviso, vivere.


VIGILIA

Árbol soy, amor mío. Mis raíces
bajo tu sangre crecen.
Soy todas esas venas que en tu carne
luchan
                y se retuercen.
Soy la raigambre toda de tu pueblo:
sus calles,
                y sus niños,
                                y sus viernes.

Heme aquí sacudido, vigilando,
lleno de gajos verdes,
protegiendo tu alma con mi leños,
defendiendo tus besos con mis dientes,
sembrando este amor mío
                                  como un ojo
encima de tu vida y de tu muerte.


VIGILIA

Albero sono, amore mio. Le mie radici
crescono sotto il tuo sangue.
Sono tutte quelle vene che lottano
nella tua carne
               e si ritorcono.
Sono la radice del tuo paese:
le sue strade,
               e i suoi bambini,
                                    e i suoi venerdì.

Eccomi qui scosso, vigilando,
pieno di spicchi verdi,
proteggendo la tua anima coi miei legni,
difendendo i tuoi baci coi miei denti,
seminando questo mio amore
                                   come un occhio
al di sopra della tua vita e della tua morte.



Traduzione dallo spagnolo di Alessio Brandolini


alexbrando@libero.it