FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 61
luglio 2022

Partenze

 

POESIE DELL’ULTIMA STAZIONE

di Magda Zavala



COMA

¿Cuál es el sentido de estar aquí aún
si ya nos hemos ido
sin perder la conexión, el sacro hilo?

Ir por una senda hacia el puente mayor
sin extraviarse, solo,
asombrado pájaro migrante que pierde su ruta en la tormenta
y recibir de pronto, el mandato,
el que pide decidir por propia cuenta,
si volver o seguir el vuelo, sin más vértigo de caracol,
sin más espera.

Nadie decide por ti,
ninguno obtiene remedio en esa estación de paso.

¿Volver o avanzar en fuga angélica
a la desembocadura,
al torrente final?

Yo estuve allí contigo, estoy segura,
tomé tu mano, presa del sueño indeciso
sin mañana cierta,
me aferré a ti en aquel naufragio, marinero.

Y fui consciente de mi amor indeclinable,
el que quedó olvidado en un pliegue del tiempo,
en un paréntesis renunciante y obligado.

Fue entonces firme mi voluntad de asumir el sentimiento
y volverte a amar cuando te ibas,
reconocer tu permanencia viva en mí
y aceptar también, allí mismo,
con el dolor martillando en lo profundo,
tu inmensa libertad de elegir
y mi lealtad contigo, una vez más,
como dieciocho años atrás,
cuando dijiste adiós en un aeropuerto metálico
y supe, sin reclamo, que sería para siempre.

Este otro final parece más rotundo
y, sin embargo,
me queda la esperanza entre los labios.


COMA

Che senso ha restare ancora qui
se siamo già andati via
senza perdere la connessione, il sacro filo?

Percorrere un sentiero verso il ponte maggiore
senza smarrirsi, da soli,
meravigliato uccello migrante che nella tempesta perde la rotta
e ricevere all’improvviso il mandato,
colui che vuole decidere per conto proprio,
se tornare o proseguire il volo, senza più vertigini di chiocciola,
senza più attesa.

Nessuno decide per te,
non c’è rimedio in questa stazione di passaggio.

Tornare o avanzare in fuga angelica
verso la foce,
l’ultimo torrente?

Io ero lì con te, ne sono certa,
ho afferrato la tua mano, in preda al sonno incerto
senza una vera mattina,
mi aggrappai a te in quel naufragio, marinaio.

E mi resi conto del mio indicibile amore,
quello che è stato dimenticato in una piega del tempo,
in una parentesi rinunciataria e forzata.

Fu allora salda la mia volontà di assumere il sentimento
e tornare ad amarti quando te ne andavi,
riconoscere in me la tua viva permanenza
e accettare anche, proprio lì,
con il dolore che martellava nel profondo,
la tua immensa libertà di scelta
e la mia lealtà verso di te, ancora una volta,
come diciotto anni prima,
quando mi dicesti addio in un aeroporto metallico
e sapevo, senza lamentarmi, che sarebbe stato per sempre.

Quest’altro finale sembra più adatto
e tuttavia,
mi resta la speranza tra le labbra.


DEFINICIÓN

Vista desde los accidentes del espejismo,
parece un gazapo del Supremo,
un descuido no rentable de la biología.

En todo caso, ninguna muerte ocurre indiferente
ninguna se evidencia sin sorpresa
y duele esa ausencia absoluta,
como la peor de las derrotas, cuando amas.

Pero, si la miras bien y no te toca, puede ser bella,
una perfecta transición sin dilaciones,
cuando ocurre, suavemente y sin regreso,
con pies de seda y entre sueños.

También puede ser válvula de escape
al cabo de inevitables sufrimientos;
entonces, la vemos cargada de consuelo.

Sea como fuera, de inmediato, se envía al exilio,
revestidos de olvido, a los que se fueron,
apestados de pátina mortal;
se pone con ellos una distancia implacable,
medida por el miedo.
Extraña reacción en este presente mecánico.

Aunque quizás, nos engañemos,
y no exista tal estado
y sigamos viviendo con otra tesitura en la posvida,
aunque este ojo de ahora,
este que no logra ver tanto a la primera,
no sea capaz de penetrar un más allá que nos contiene
y nos dialoga, elocuente,
en el por siempre.


DEFINIZIONE

Vista dagli infortuni del miraggio,
sembra un imbroglio del Supremo,
una svista non fruttuosa della biologia.

In ogni modo, nessuna morte avviene indifferente
nessuna si rivela senza sorpresa
e fa male quella totale assenza,
come la peggiore delle sconfitte, quando ami.

Ma, se la guardi bene e non ti sfiora, può essere bella,
una perfetta transizione priva di ritardi,
quando si verifica, delicatamente e senza ritorno,
con i piedi di seta e tra i sogni.

Può anche essere una valvola di scarico
al termine di inevitabili sofferenze;
e allora la vediamo pieni di conforto.

In ogni caso, viene subito mandato in esilio,
rivestiti di oblio quelli che se ne andarono,
intossicati dalla patina mortale;
si mette con loro un’implacabile distanza,
calcolata dalla paura.
Strana reazione in questo presente meccanico.

Anche se, forse, ci inganniamo,
e non esiste questo stato
e proseguiamo vivendo in un’altra forma nella post-vita,
anche se questo occhio di adesso,
questo che non riesce a vedere così tanto all’inizio,
non sia in grado di penetrare oltre quello che ci contiene
e ci parla, eloquente,
nel “per sempre”.


SOMOS

Ahora siento que no tiene oscuro el rostro,
si en ella estás tú, abrazado por este amor infinito,
ya sin miedo los dos a la distancia,
ya sin pena por el largo tiempo de la espera.

Siendo perfectos caminantes
enlazados, como en aquel tiempo adolescente,
(sendos cuerpos para amarnos),
avanzaremos, cuando yo llegue, translúcidos.

Ahora, te percibo en los estremecimientos,
en la sonrisa que me provocan los milagros,
en la ternura de las palabras tuyas
que se deslizan sin ruido,
que no necesitan labios,
elocuentes como antes siempre todas,
en la llama viva y su temblor,
uno, entre tantos alfabetos sorpresivos.

¿Desde cuándo he sido tu gemela
una similar y diferente que llora cada partida tuya
y tú la mía, cuando te toca a ti
contemplar, transido, mi gran fuga?

Esta hora es la nuestra, estamos por fin juntos,
un solo cuerpo nos contiene,
aunque yo no pueda aún mirarte,
y tú, que todo lo descifras,
no puedas nunca más tocarme.


SIAMO

Ora avverto che non ha il viso oscuro
se in essa ci sei tu, abbracciato da questo amore infinito,
senza più paura i due in lontananza,
già senza pietà per il lungo tempo dell’attesa.

Essendo perfetti camminanti
allacciati, come ai tempi dell’adolescenza,
(due corpi per amarci),
andremo avanti, quando io arriverò, traslucidi.

Ora ti percepisco tra i sussulti,
nei sorrisi provocati dai miracoli,
nella tenerezza delle tue parole
che scorrono senza rumore,
che non hanno bisogno di labbra,
tutte eloquenti come sempre,
nella fiamma viva e nel suo tremore,
uno, tra tanti sorprendenti alfabeti.

Da quando sono stata la tua gemella
una simile e diversa che piange a ogni tua partenza
e tu alla mia, quando è il tuo momento
di contemplare, abbattuto, la mia grande fuga?

Questa è la nostra ora, stiamo finalmente assieme,
un solo corpo ci contiene,
anche se non riesco ancora a guardarti,
e tu, che riesci a decifrare tutto,
non potrai mai più toccarmi.


GACELAS

Sentirte indeciso cuando el despertar de la vida
precipitó mi corrida veloz.

Y me espantó también tu paso certero,
veintisiete años después, cuando llegaste decidido,
y yo, incierta, titubeante,
solté tu mano,
no fuera a reducirte, a disminuir tu brillantez,
o a doblegar por ti mis bríos.

Y estuve en fuga
y anduviste ausente casi toda la vida,
una tuya muy particular, frenética,
lejos de mí,
y quizás del centro amante de ti,
tu viaje dibujado en solitario.

Y anduve dando tumbos yo,
sin remitente.

Pero, aunque ninguno de los dos pudo saberlo
nada nunca nos haría ajenos,
distancia y tiempo incompetentes.

Con golpe ingrato de este tiempo,
tu ausencia inesperada y mi grito
me convirtió en trémula mujer ante velas,
bañada de lluvias permanentes
y paleontóloga de los universos posibles;
especialista en criptas paleolíticas
y descifradora futura de los lenguajes translúcidos
del amor sin condiciones.


GAZZELLE

Sentirti indeciso quando il risveglio della vita
mi ha fatto correre veloce.

E mi ha spaventato anche il tuo passo preciso,
ventisette anni dopo, quando sei arrivato risoluto,
ed io, incerta, titubante,
ho lasciato la tua mano,
per non ridurti, per non sminuire la tua genialità,
per non flettere per te i miei brividi.

E sono stata in fuga
e sei stato assente per quasi tutta la vita,
una tua molto particolare, frenetica,
lontano da me,
e forse dal centro amante di te,
il tuo viaggio in solitaria.

E ho girato a vuoto
senza mittente.

Anche se nessuno dei due poteva saperlo
niente ci renderebbe mai estranei,
distanza e tempo incompetenti.

Con il colpo ingrato di questo tempo,
la tua inaspettata assenza e il mio grido
mi ha trasformata in scossa donna davanti a ceri,
bagnata da piogge permanenti
e paleontologa dei possibili universi;
specialista in cripte paleolitiche
e futura decifratrice dei linguaggi traslucidi
dell’amore privo di condizioni.


POR SIEMPRE

Bajo tu cuerpo cubierto de estrellas,
me declaro arrebatada,
mientras te contemplo, también degustador
en este sendero de leche y miel,
entre luciérnagas.

Nosotros, anudados, un dinamo
en la piel infinita del trastiempo.

Te enciendo, mi amado sideral,
soy la que amas,
ya sin los velos de la ilusoria dualidad.

Me has prometido un “por siempre”,
no voy a olvidarlo jamás;
estaré, indudable, contigo.

Fuera de las contingencias
de la fatalidad y la belleza vivas,
estaremos una vez más,
soñándonos,
con este este nuevo sentimiento,
capaz de perforar la inmensa y circular
perpetuidad sin límites.


PER SEMPRE

Sotto il tuo corpo coperto di stelle
mi dichiaro rapita,
mentre ti guardo, finanche degustatore
su questo sentiero di latte e miele,
tra lucciole.

Noi, annodati, una dinamo
nella pelle infinita del “fuori dal tempo”.

Ti accendo, mio siderale amato,
sono colei che ami,
senza i veli dell’illusoria dualità.

Mi hai promesso un “per sempre”,
non lo dimenticherò mai;
sarò, senza dubbio, con te.

Al di là delle contingenze
della fatalità e della bellezza vivente,
staremo di nuovo assieme
sognandoci,
con questo nuovo sentimento,
in grado di perforare l’immensa e diffondere
perpetuità senza limiti.


DILEMA

Dime cómo sigo tu huella
o si mejor me quedo aquí, en una nueva espera,
con esta obra inconclusa entre los dedos.

Dime, ¿cuál es la puerta de salida…?

S.O.S


DILEMMA

Dimmi come seguire la tua impronta
o se è meglio starsene qui, in una nuova attesa,
con quest’opera incompiuta tra le dita.

Dimmi, qual è la porta di uscita...?

S.O.S


DESPUÉS DEL UMBRAL

Siempre allí la certidumbre,
transparente ojo del alba,
abertura en arco al infinito,
sombra y luz, tormento y alivio,
¿el lugar de la desesperanza,
o la suave certidumbre del envés,
superado el ducto, con su luz final?

Más temido el tránsito
que el paso por el umbral.

La propia espera, paciente,
a veces se agazapa impredecible,
aunque certera en su horizonte.

Se diría, simplemente, compañera fiel
de los pasantes,
de los que de verdad se van, sin regresar.

Amiga veraz la que rasga el velo,
la que da su mano,
fiel y segura, en la cita final.


OLTRE LA SOGLIA

Sempre lì la certezza,
trasparente occhio dell’alba,
apertura ad arco all’infinito,
ombra e luce, tormento e sollievo:
il luogo della disperazione,
o la morbida certezza del rovescio,
superato il condotto, con la sua luce finale?

Più temuto il transito
che il passaggio attraverso la soglia.

La stessa attesa, paziente,
a volte si nasconde in modo imprevedibile,
anche se al suo orizzonte.

Si direbbe, soltanto, compagna fedele
dei transitanti,
di coloro che se ne vanno davvero, senza tornare.

Amica sincera che strappa il velo,
quella che dà la sua mano,
fedele e sicura, nell’appuntamento finale.


SIGO CONTIGO

No estás sola, soy tu guía
y puedes confiar,
claro que hay salidas.

Cree en ti misma, siembra,
no te alejes;
es un momento fértil,
no te aísles;
sigue adelante,
te recuperarás.

No caigas, ni te rindas.
Recuerda dejar pronto esos velos negros.

Sé que me amas,
sabes que te amo, inclaudicable;
disfruta esta conexión magnífica.


SONO ANCORA CON TE

Non sei sola, sono la tua guida
e puoi fidarti,
certo che ci sono delle uscite.

Credi in te stessa, semina,
non andartene;
è un momento fertile,
non ti isolare;
vai avanti,
ti riprenderai.

Non cadere, non arrenderti.
Ricordati di lasciare presto quei veli neri.

So che mi ami,
sai che ti amo, inalterabile;
gioisci di questa magnifica connessione.


I testi qui selezionati fanno parte della costellazione tematica di un libro inedito, di prossima pubblicazione.

Traduzione dallo spagnolo di Alessio Brandolini


mzavalagcr@yahoo.com