FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 34
aprile/giugno 2014

Lavoro

 

L'ANGOLO DI ED

a cura di Giuseppe Ierolli


Appuntare spilli


J354-F610

From Cocoon forth a Butterfly
As Lady from her Door
Emerged - a Summer Afternoon -
Repairing Everywhere -

Without Design - that I could trace
Except to stray abroad
On miscellaneous Enterprise
The Clovers - understood -

Her pretty Parasol be seen
Contracting in a Field
Where Men made Hay -
Then struggling hard
With an opposing Cloud -

Where Parties - Phantom as Herself -
To Nowhere - seemed to go
In purposeless Circumference -
As 'twere a Tropic Show -

And notwithstanding Bee - that worked -
And Flower - that zealous blew -
This Audience of Idleness
Disdained them, from the Sky -

Till Sundown crept - a steady Tide -
And Men that made the Hay -
And Afternoon - and Butterfly -
Extinguished - in the Sea -

    Fuori dal Bozzolo una Farfalla
Come una Signora dalla sua Porta
Emerse - Un Pomeriggio d'Estate -
Rassettando Dappertutto -

Senza un Intento - che io potessi scorgere
Tranne di andarsene in giro
Per eterogenee Imprese
Che i Trifogli - conoscevano bene -

Far vedere il suo grazioso Parasole
Che si richiude in un Campo
Dove Uomini lavoravano il Fieno -
Poi lottare accanitamente
Con una Nuvola che le si contrappone -

Dove Altri - Fantasmi come Lei -
In Nessun Posto - sembravano andare
In Circonferenza senza scopo -
Come fosse un'Esibizione intorno al Mondo -

E nonostante l'Ape - si industriasse -
E il Fiore - sbocciasse zelante -
Questo Pubblico di Oziosi
Non li degnava di uno sguardo, dal Cielo -

Finche non si insinuò il Tramonto - una Marea costante -
E gli Uomini che avevano sistemato il Fieno -
E il Pomeriggio - e la Farfalla -
Si estinsero - in quel Mare -

Un quadro naturale descritto nel suo ciclico rinnovarsi, con una domanda di fondo alla quale è impossibile rispondere, che ci lascia interdetti quando cerchiamo di scoprirne il segreto (v. 5). Forse soltanto la natura stessa riesce a comprendere il suo segreto (v. 8), in quella "circonferenza senza scopo" (v. 16) che appare al più una "esibizione intorno al mondo" (v. 17) a chi cerca di carpirne il senso con gli occhi della razionalità.
Nella strofa finale tutti i protagonisti (gli uomini che lavorano i campi, la farfalla, tutto quel pomeriggio pieno di vitalità) si estingue in un tramonto che, come il mare, nasconde tutto sotto la sua coltre in attesa dell'inevitabile risveglio. L'ultima immagine può però anche essere letta in un altro senso, non in contrasto ma complementare: la vita segue il suo naturale, inspiegabile corso ed è destinata fatalmente a soccombere al tramonto-morte, in quel mare che può essere il nulla infinito o l'immortalità.

 

J406-F536

Some - Work for Immortality -
The Chiefer part, for Time -
He - Compensates - immediately -
The former - Checks - on Fame -

Slow Gold - but Everlasting -
The Bullion of Today -
Contrasted with the Currency
Of Immortality -

A Beggar - Here and There -
Is gifted to discern
Beyond the Broker's insight -
One's - Money - One's - the Mine -

    Alcuni - Lavorano per l'Immortalità -
La Maggioranza, per il Tempo -
Lui - Ripaga - nell'immediato -
L'altra - si Limita - alla Fama -

Oro Lento - ma Perenne -
Il Lingotto dell'Oggi -
Contrasta con la Moneta
Dell'Immortalità -

Un Mendicante - il Qui e il Là -
È capace di discernere
Oltre l'intuito del Sensale -
All'uno - i Soldi - all'Altro - la Miniera -

Il concetto è semplice: disdegna il facile guadagno, pensa piuttosto all'immortalità. Ma una lettura più attenta rivela una orgogliosa, e profetica, rivendicazione della propria scelta poetica. La rinuncia al pubblico del "tempo" e la scelta di scrivere per "mani che non posso vedere" (poesia J441-F519). La scelta di un oro lento ma perenne, rispetto a una effimera ricompensa che si limita all'oggi. Il mendicante, colui che ha rinunciato ai panni che si possono comprare con la ricchezza esteriore, vede ben oltre il sensale, e può appropriarsi della "miniera", che in ED è sempre usata come metafora della ricchezza interiore, profonda, molto più difficile da intaccare rispetto a quella esteriore.

 

J443-F522

I tie my Hat - I crease my Shawl -
Life's little duties do - precisely -
As the very least
Were infinite - to me -

I put new Blossoms in the Glass -
And throw the Old - away -
I push a petal from my Gown
That anchored there - I weigh
The time 'twill be till six o'clock -
So much I have to do -
And yet - existence - some way back -
Stopped - struck - my ticking - through -

We cannot put Ourself away
As a completed Man
Or Woman - When the errand's done
We came to Flesh - upon -
There may be - Miles on Miles of Nought -
Of Action - sicker far -
To simulate - is stinging work -
To cover what we are
From Science - and from Surgery -
Too Telescopic eyes
To bear on us unshaded -
For their - sake - Not for Our's -

Therefore - we do life's labor -
Though life's Reward - be done -
With scrupulous exactness -
To hold our Senses - on -

    Ripongo il Cappello - piego lo Scialle -
Con scrupolo - adempio ai piccoli doveri della vita -
Come se il più minuto
Fosse l'infinito - per me -

Metto i Fiori freschi nel Vaso -
E butto via - i Vecchi -
Scaccio dalla Gonna un petalo
Che là s'era ancorato - valuto
Il tempo che resterà fino alle sei -
Così tanto ho da fare -
Eppure - l'esistenza - tempo addietro -
Si arrestò - colpì - il mio ticchettio - da parte a parte -

Non possiamo riporre Noi stessi
Come Uomo o Donna
Compiuti - Quando è concluso il compito
Per cui ci siamo imbattuti - nella Carne -
Ci possono essere - Miglia e Miglia di Nulla -
Dell'Azione - assai più penose -
Simulare - è una pungente fatica -
Mascherare ciò che siamo
Alla Scienza - e alla Chirurgia -
Occhi troppo Telescopici
Puntati su noi indifesi -
Per il loro - interesse - Non per il Nostro -

Perciò - adempiamo al lavoro della vita -
Benché il Compenso della vita - sia concesso -
Con scrupolosa esattezza -
Per mantenere i nostri Sensi - su di essa -

Molto ricca di suggestioni più o meno misteriose. Inizia con un quadretto casalingo che si prolunga per dieci versi, per poi arrestarsi improvvisamente, come un colpo di timpano dopo un valzerotto paesano (valzerotto con due incisi deliziosi: i piccoli doveri che diventano l'infinito, il petalo "ancorato" alla gonna). La cesura è lo "Stopped" del verso 12, suddiviso dalle lineette in quattro brevissime sezioni allitteranti. Ecco che inizia un viaggio nella vita che sembra finita e invece deve continuare. Quel qualcosa che colpì il "ticchettio" (il battito del cuore, la vita stessa) non ci permette però di "riporre noi stessi" come se avessimo concluso quel compito (ED usa "errand" che significa letteralmente "commissione", "incarico") che era lo scopo del nostro vivere (altra immagine geniale: "per cui ci siamo imbattuti nella Carne"). Dobbiamo percorrere miglia a miglia di nulla, assai più penose dell'azione. E in questo nulla non siamo liberi, dobbiamo simulare di essere ancora vivi, mascherare il fatto che invece non ci sentiamo più vivi. Troppi occhi ci guardano e noi siamo come nudi, non protetti da nessuno schermo ("unshaded") che ci permetta di sfuggire a quegli occhi telescopici (gli altri, Dio) che ci controllano ma ai quali non interessa niente di noi. E allora siamo costretti a continuare a vivere, anche se sappiamo che l'unico compenso della nostra fatica di vivere questo scampolo di esistenza priva per noi di significato, sarà niente di più che l'esistenza stessa. Alla fine della lettura il decimo verso: " So much I have to do" appare in tutta la sua ironia, e il "valzerotto" assume tutt'altro aspetto.

 

J618-F683

At leisure is the Soul
That gets a Staggering Blow -
The Width of Life - before it spreads
Without a thing to do -

It begs you give it Work -
But just the placing Pins -
Or humblest Patchwork - Children do -
To still it's noisy Hands -

    Inerte è l'Anima
Che riceve un Colpo Feroce -
L'Ampiezza della Vita - le si stende davanti
Senza nulla da fare -

Vi prega di darle un Lavoro -
Anche solo appuntare Spilli -
O il più umile Rattoppo - roba da Bambini -
Per placare le sue Mani irrequiete -

Una descrizione vivida, precisa e, come al solito, perfetta, di ciò che accade dopo un colpo feroce (ED usa il verbo "to stagger" che significa barcollare, ondeggiare, vacillare). L'anima rimane come congelata, inerte, le sembra che non ci sia più nulla che possa fare ("leisure" significa appunto "non avere niente da fare, restare senza lavoro"), la vita le si stende davanti come uno spazio vuoto, un'ampiezza che non è più possibile riempire con nulla. L'unico mezzo per tentare una risalita è trovare qualcosa che possa darle uno stimolo per ricominciare, fosse anche soltanto uno spillo da appuntare o anche giocare con le pezze di stoffa, come quelle che si danno ai bambini per tenerli buoni.
In alcune traduzioni italiane, e nella versione compatta dell'edizione Johnson, all'ultimo verso è scelta la variante "To Help it's Vacant Hands -" ("Per Aiutare le sue Mani Inattive -"). Ho preferito la versione originale perché trovo che l'immagine delle "sue mani irrequiete" (qui ED usa "noisy" - che significa "rumoroso" - in senso figurato, anche per richiamare l'immagine dei bambini del verso precedente - almeno ho interpretato così, tenendo anche conto che per "noisy" nel Webster c'è fra le altre la definizione "turbulent") dia più l'idea di un'anima sì inerte, ma comunque desiderosa di uscire in qualche modo da quell'inerzia (vedi "It begs" del primo verso della strofa).

 

J732-F857

She rose to His Requirement - dropt
The Playthings of Her Life
To take the honorable Work
Of Woman, and of Wife -

If ought She missed in Her new Day,
Of Amplitude, or Awe -
Or first Prospective - Or the Gold
In using, wear away,

It lay unmentioned - as the Sea
Develope Pearl, and Weed,
But only to Himself - be known
The Fathoms they abide -

    Fu pronta alla Sua Richiesta - depose
I Giochi della Vita
Per assumere l'onorevole Lavoro
Di Donna, e di Moglie -

Se qualcosa Le mancasse nel Suo nuovo Giorno,
Di Ampiezza, o Soggezione -
O iniziale Aspettativa - O se l'Oro
Nell'uso, si sbiadisse,

Resti non detto - come il Mare
Che Sviluppa Perla, e Alga,
Ma soltanto a Lui - sono note
Le Profondità che abitano -

Una disincantata descrizione del matrimonio, visto naturalmente dalla parte di lei, pronta a seguire colui che la chiede, lasciandosi alle spalle gli spensierati giochi della vita senza legami, per assumere l'onorevole lavoro (una definizione molto "burocratica" della vita matrimoniale!) di donna e di moglie. Se poi sentisse la mancanza di qualcosa, in questa sua nuova vita, se la sentisse chiusa, priva di emozioni (vedi anche sotto per la traduzione di "awe"), se subentrasse la delusione dopo l'iniziale entusiasmo, se insomma non fosse tutto oro quello che riluce, il suo dovere è tenere nascoste queste delusioni. Deve fare come il mare, che produce sia la brillante perla che la sbiadita alga, ma non rivela a nessuno le profondità in cui entrambe dimorano.
Al primo verso ho tradotto "rose" con "fu pronta" perché il senso figurato del significato letterale di "si alzò, si levò" mi è sembrato proprio questa adesione senza riserve alla richiesta di un lui che la chiede in moglie.
Al verso 6 "Awe" è tradotto in modi diversi: Guidacci-Meridiani: "solennità"; Bacigalupo: "stupore"; Quattrone: "riverenza"; Errante: "timori pavidi". La definizione di Webster è: "Fear mingled with admiration or reverence; reverential fear" e in altre poesie ho tradotto in genere con "timore reverenziale". Stavolta ho preferito un quasi sinonimo: "soggezione", perché credo che ED volesse dire: se le mancasse quella soggezione di un "uomo" che ancora non si è concretizzato e che, normalmente, viene meno quando quest'uomo ideale diventa un noioso marito.

 

J779-F880

The Service without Hope -
Is tenderest, I think -
Because 'tis unsustained
By stint - Rewarded Work -

Has impetus of Gain -
And impetus of Goal -
There is no Diligence like that
That knows not an Until -

    Il Servizio senza Aspettativa -
È più tenero, credo -
Perché non è sottoposto
A un limite - Il Lavoro Retribuito -

Ha lo stimolo del Guadagno -
E lo stimolo della Meta -
Non c'è Diligenza pari a quella
Che non conosce un Finché -

Un servizio, un'occupazione, che intraprendiamo senza porre un limite, senza aspettarci qualcosa, è connotato da una tenerezza, da una partecipazione emotiva, sconosciuta al lavoro retribuito, che ha uno scopo preciso ed è stimolato dal guadagno. La diligenza che mettiamo nell'eseguirlo è senz'altro maggiore quando non c'è un "finché" che lo delimiti.
"Until", una preposizione che ED fa diventare sostantivo, va inteso in relazione allo "stint" del quarto verso (per il quale ED ha indicato la variante "end", con un significato sostanzialmente simile): quando ci mettiamo volontariamente al servizio di qualcuno o di qualcosa, non poniamo limiti a ciò che facciamo, non abbiamo in mente una conclusione certa e delimitata nel tempo, insomma, non diciamo "lo farò finché ...".

 

J1058-F1038

Bloom - is Result - to meet a Flower
And casually glance
Would cause one scarcely to suspect
The minor Circumstance

Assisting in the Bright Affair
So intricately done
Then offered as a Butterfly
To the Meridian -

To pack the Bud - oppose the Worm -
Obtain it's right of Dew -
Adjust the Heat - elude the Wind -
Escape the prowling Bee -

Great Nature not to disappoint
Awaiting Her that Day -
To be a Flower, is profound
Responsibility -

    Sbocciare - è il Risultato - incontrare un Fiore
E casualmente dargli uno sguardo
Potrà a mala pena far intuire
Le Circostanze minute

Che collaborano alla Brillante Faccenda
Così intricatamente compiuta
Poi offerta come una Farfalla
Al Mezzogiorno -

Riempire il Bocciolo - opporsi al Verme -
Ottenere i propri diritti di Rugiada -
Regolare il Calore - eludere il Vento -
Fuggire l'Ape cacciatrice -

Non deludere Madre Natura
Che l'aspetta in quel Giorno -
Essere un Fiore, è profonda
Responsabilità -

Non è facile riuscire a cogliere la complessità del mondo. In genere vediamo i risultati di questa complessità e non ci rendiamo conto del lungo e difficile lavoro che c'è stato prima, delle continue prove che un fiore, ma potrebbe essere qualsiasi essere vivente, deve superare per sbocciare e vivere.

 


Le poesie di Emily Dickinson non hanno un titolo, a parte rarissime eccezioni. I numeri che le precedono si riferiscono alla numerazione attribuita nelle due edizioni critiche, curate rispettivamente da Thomas H. Johnson nel 1955 ("J") e da R. W. Franklin nel 1998 ("F").


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